↓ Unicità – Conflenti
2023

Tecnica →
Spray e smalto acrilico

Etsom consegna l’opera per Gulìa Urbana nel borgo di Conflenti, Calabria. Il legame dell’artista con questa terra si fa sempre più solido. Riuscire a raccontarla tramite l’arte urbana stimola la crescita e ci da possibilità di continuare a seminare questo vivaio fatto di bellezza e accoglienza. Il murale raffigura un piccolo pettirosso tra le mani di un uomo, simboleggiando l’importanza di proteggere le proprie unicità e tradizioni. L’opera racchiude anche simboli legati alla natura, alla cultura e al forte sentimento religioso che lega la comunità di Conflenti alla Madonna della Quercia di Visora, patrona del luogo.” Testo di Giacomo Marinaro, curatore del progetto Gulìa Urbana. L’opera è stata resa possibile grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Libramenti.

↓ Tra il Dire e il Mare – Lavagna
2021

Tecnica →
Spray e smalto acrilico

L’opera realizzata sulla diga frangiflutti della Marina di Lavagna ad agosto 2022 rappresenta il proseguimento di quella conclusa l’anno precedente esattamente dalla parte opposta del porto, ancora una volta nell’ambito di Festivart. Due grandi mani “restituiscono” al mare aperto un piccolo origami a forma di balena, riprendendo il soggetto protagonista del primo murale. L’opera, incentrata su questa evidente sproporzione, invita a riflettere su quanto persino la più grande e maestosa creatura che abbia mai vissuto sul nostro Pianeta, appaia fragile e delicata per via della nostra ingombrante presenza. Dobbiamo ancora comprendere fin dove poterci spingere, “ascoltare” la Natura per permetterle di mantenere il suo incanto, oggi più che mai in una condizione di equilibrio effimera, come il suono del mare in una conchiglia.

↓ L’Onda – Treviolo
2021

Tecnica →
Spray e quarzite

“L’Onda” è il titolo dell’opera murale realizzata sui muri della Circonvallazione Leuceriano, tra i comuni di Bergamo e Treviolo. Un imponente dittico di più di 200 metri quadri che parla di collaborazione, sostengo, sensibilità e umanità. Un vero e proprio progetto corale che ha coinvolto attivamente nella progettazione i ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile “Il Graffio” e quelli dello SFA di Treviolo. L’attività di laboratorio ha voluto evidenziare come una comunità unita ed altruista possa lasciare un segno concreto nel quotidiano. “Il futuro é impetuoso, il domani é meraviglioso” é la frase che ha ispirato questa immagine potente, con un sentito omaggio al personale sanitario posto in corrispondenza dello svincolo che dalla rotonda conduce all’ospedale Papa Giovanni. L’opera è stata realizzata durante la pandemia, ma il suo significato è quanto mai attuale e senza tempo: in un momento di crisi come questo, invita ad esprimere il buono che è in ognuno di noi, a sostengo di un futuro migliore.

↓ I Petali – Castelleone
2021

Tecnica →
Spray acrilico

I Petali è il titolo dell’intervento realizzato a Castelleone (CR) nel mese di marzo 2021. Un intervento che racconta l’importanza della partecipazione, dall’unione all’interno di una comunità. I singoli componenti traggono forza e protezione dalla cooperazione con gli altri, in un gesto bellissimo come lo sbocciare di un fiore.

↓ Adattamento – Quattordio
2021

Tecnica →
Spray acrilico

L’opera è stata realizzata nel paese che vanta il titolo di Capitale del Colore e la cui storia si intreccia in modo sorprendente con il graffiti writing e l’arte urbana. Il soggetto rappresentato, attraverso la sua grande capacità di adattamento, è in grado di cogliere tutte le sfumature e vuole rappresentare l’importanza di saper essere elastici, di sapersi adattare alle circostanze ed all’ambiente. L’intervento è stato curato da Stradedarts Urban Gallery.

↓ Out of the Comfort Zone – Milano
2020

Tecnica →
Spray acrilico

L’opera prende vita durante il mese di agosto 2019 proprio all’ingresso del parco di Villa Litta ad Affori, piccolo gioiello nascosto nel quartiere milanese, su commissione privata. Il murale, che copre per intero il primo piano dell’edificio, mostra un volto d’uomo che fronteggia il suo “alter ego” arboreo. A completare l’opera un riferimento al mondo animale (un uccello) e uno al mondo spirituale, con il simbolo Om, il più sacro mantra induista, seminascosto nel volto “vegetale”. L’uomo esce dal suo abituale modo di vivere (l’area “di conforto” del nome dell’opera) e si confronta con la propria parte naturale e spirituale. All’interno dell’opera, che si presta a più livelli d’interpretazione, si può cogliere un link a temi di attualità come il cambiamento climatico e la sostenibilità dei nostri consumi. La natura assume sembianze umane per creare immedesimazione: l’uomo tende ad affezionarsi maggiormente a ciò che sente simile a sé, e darle questo volto significa sentirla più vicina nei suoi bisogni, nei suoi dolori e nella sua dignità. Viene ripreso il concetto espresso dal “mito della caverna” di Platone secondo il quale l’uomo scambia per realtà anche quella che ne è soltanto una proiezione, utile in questo caso a rafforzare il messaggio.

Alessandro Conti